• Le 3 monete d'oro
  • Retro dell'opera con firme e iscrizioni
  • TitoloLe 3 monete d'oro
  • Autore Sergio Dangelo  
  • Anno 1969
  • Classificazione Sculpture
  • Dimensioni Height: 11.1 cm Width: 11.5 cm
  • Edizione Unique
  • Materiale Brass and painting on wooden panel
Descrizione
Hand-made by the artist. "Ma Dangelo non sarebbe stato un surrealista se non avessero fatto irruzione nella sua ricerca, come ha scritto Luciano Caramel nel 1986 (ripubblicato nel catalogo della mostra allo Scoglio di Quarto), «proliferanti assemblages, fissati su piani di fondo, oppure anche liberi nello spazio, nelle loro valenze tridimensionali. Analizzandoli, andando cioè oltre la visione d’insieme, si può trovare di tutto: mollette per i capelli, portabiti, bottoni, lettere in plastica o legno, spille da balia, cartoni da birra o da torta, dentelles, chiodi, spaghi, frammenti di mobili, lesene, vetri, collane di plastica, molle di materasso, contenitori di fiale, coperchi di scatole di caramelle, pipistrelli in plastica, false squadra, forme per stampaggio varie, scampoli di seta, prove litografiche, calendari giapponesi, margherite artificiali, coltelli, palline da ping pong, scatole da datteri, elefanti in resina…». Era nell’aria, in Europa, il lavoro intorno all’oggetto, dalle esperienze dadaiste a quelle surrealiste. Come fa notare lo studioso, però, Dangelo non ama la definizione di “Ready-made”: per i suoi lavori preferisce infatti quella di “Hand-made”, evidenziando soprattutto l’aspetto manuale del lavoro di manipolazione degli oggetti, siano essi in aggetto dalla tela o collocati nei suoi teatrini, vere e proprie scatole delle meraviglie, figlie del lungo tirocinio dell’artista con il collage surrealista, in cui si possono fare i più inaspettati incontri metaforici e oggettuali: è l’associazione insolita, qui come nella pittura e nella memoria organica insita nei suoi tratteggi e negli andamenti filiformi delle sue immagini, che guida il racconto. Eppure, osserva sempre Caramel, la sua è «una via al Surrealismo entro coordinate alla fin fine radicate nella nostra cultura: nelle scelte cromatiche, nell’equilibrio strutturale, nella razionalità (a dispetto di tutto) della relazionalità, nella medesima modulazione della fantasia, con cui certo Dangelo gioca, anche con divertita e irriverente irrisione, all’insegna d’una illogicità che è poi tale solo per chi non sappia cogliere i valori della poesia, ma da cui, volere o no, mai prescinde»" - Luca Pietro Nicoletti, "Sergio dangelo. Preistoria e i giorni dopo: Galleria Scoglio di Quarto di Milano – Luca Pietro Nicoletti per Milano Arte Expo"
Bibliografia
Sitography: ARTS LIFE, "Dangelo 1932", www.artslife.com
artslife.com/history/2014/11/dangelo/

MILANO ARTE EXPO, "Sergio dangelo. Preistoria e i giorni dopo: Galleria Scoglio di Quarto di Milano – Luca Pietro Nicoletti per Milano Arte Expo", www.it.paperblog.com, 28/06/13
it.paperblog.com/sergio-dangelo-preistoria-e-i-giorni-dopo-galleria-scoglio-di-quarto-di-milano-luca-pietro-nicoletti-per-milano-arte-expo-1862129/