• Mei Gui
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  • Poster
  • TitoloMei Gui
  • Autore Roberto Cuoghi  
  • Anno 2006
  • Classificazione Sound art
  • Dimensioni Height: 39 cm Width: 52 cm
  • Edizione 2/100
  • Materiale CD and poster
Descrizione
Artwork composed by an audio cd and a poster. "Arrangiata e registrata dall'artista in "solo" con strumenti di recupero e un software di montaggio audio, questa canzone è la versione paradossale di una canzone popolare cinese ormai dimenticata. In apparenza plausibile, ad un ascoltatore che crede di riconoscere una canzone tradizionale cinese, l'opera assume significato e modifica i suoi contorni solo se si avverte il processo di contraffazione. Dopo Mbube (2005), Mei Gui è la seconda opera dell'artista che usa come fonte una canzone la cui storia è segnata da una profonda ingiustizia. La canzone originale, composta e incisa a Shanghai nel 1940, era una canzone moderna destinata ai cabaret della cosmopolita Shanghai. In quel periodo la Cina veniva considerata una promettente centrale produttiva e allo stesso tempo un grande contenitore di potenziali clienti. La versione originale di Mei Gui, nello stile e nell'arrangiamento swing ad opera di un'orchestra russa, era una canzone "alla moda occidentale". Con la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese, nell'ottobre del 1949, Mei Gui fu bandita come musica pornografica. Il governo di Mao impose che le canzoni della Nuova Cina avessero un preciso messaggio sociale, coerente con le idee del partito. Mei Gui venne giudicata motivo di cattiva influenza sulla popolazione e il suo autore Chen Ge Xin, ritenuto portatore di pensieri insani, fu perseguitato e ucciso. Mentre il testo originale di Mei Gui è dedicato alla bellezza del fiore della rosa, Roberto Cuoghi cambia la natura della canzone e la priva di qualsiasi significato. Smette di essere musica di intrattenimento. L'artista canta parole inventate evocando un linguaggio che non conosce, assume un ruolo normalmente destinato a interpreti femminili e non si avvale di alcuna struttura melodica. Non conoscendo le regole della musica Roberto Cuoghi non riesce a suonare in modo tradizionale nessuno strumento. La nuova versione di Mei Gui sembra reinventata; ritorna a far parte della più antica maniera dell'opera tradizionale cinese. * _‡Ò (Rosa) secondo la trascrizione Pinyin si scrive Mei Gui, ad Hong Kong è conosciuta come Mui Kuai, ma è stata riportata anche come May Kway e, in una versione anglosassone, Make Way." - Massimo De Carlo, official site
Bibliografia
BECCARIA, Marcella, a cura di, "Roberto Cuoghi", Castello di Rivoli, Skira editore, Milano, 2008, p.74.
BONAMI, Francesco, a cura di, "Silence. Listen to the show", Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Mondadori, Milano, 2007, p. 34-35.

Sitography: CUOGHI, Roberto, "Mei Gui", www.robertocuoghi.com
www.robertocuoghi.com/artworks/mei-gui/
DE CARLO, Massimo, "Roberto Cuoghi. Mei Gui", www.massimodecarlo.com, 2006
www.massimodecarlo.com/exhibition/267/mei-gui?lang=it