The work originates from the mixture of influences derived from travels in Africa, France and Italy. After his art studies at Brera, in fact, the artist had moved to Paris, where he lived from 1959 to 1980. References to Africa, a recurring theme in Mondino's works and the destination of many of his travels, can also be seen in the sculpture. «Mondino – scrive Valerio Dehò nel testo critico in catalogo – ha realizzato una coinè culturale davvero unica, in cui l’arte contemporanea è non solo luogo di concentrazione del simbolico, ma anche archivio di culture differenti, panopticum borgesiano in cui osservare l’universo da una prospettiva unica. L’artista ha realmente dato al viaggio e al confronto tra mondi ed esperienze diversi, non solo uno spazio nell’arte contemporanea, spesso ripiegata su se stessa, ma anche il fascino di un’avventura fisica e intellettuale. Nella pittura e nell’arte italiana Mondino ha saputo portare intelligenza e ironia, il suo lavoro è stato sempre uno stimolo a guardare all’arte come ad una ricerca continua e felice». Valerio Dehò, "Aldo Mondino. Viaggi straordinari" "Ma la torra non è tutta nel ciclo pittorico, Mondino ne ha realizzato anche un modello tridimensionale, poco meno di una scultura tenuta in piedi dall'assemblaggio precario di più elementi che ne fanno un monumento vertiginoso e sghembo del moderno, una torre-utopia instabile [...]." - Fulvio Abbate, "Mondino Scultore"

AA.VV., "Aldo Mondino. Catalogo generale vol.1, General catalogue vol.1", Allemandi, 2017, p.633.

AA.VV., "Mondino scultore", catalogo della mostra, Adriano Parise editore, Verona, p.13.

ABBATE, Fulvio, "Mondino - scultore", Adriano Parise Editore, Colognola ai Colli (VR), 1989.

Sitography: MONDINO, Aldo, "Aldo Mondino. Viaggi Straordinari", www.aldomondino.it
www.aldomondino.it/events/39/aldo-mondino-viaggi-straordinari