"In un'accezione legata alla struttura linguistica delle parole, l'artista stravolge ironicamente il rapporto tra gli oggetti e la loro denominazione giocando come in un rebus col significato letterale dei nomi delle cose pur mantenendo alcune fondamentali indicazioni inerenti al significato consueto del termine. [...] C'è il piacere dell'infanzia, lo stato felice della prima età, a cui riportano i quadri a quadretti, disegni infantili di un bambino e sorta di metafora dell'infanzia della pittura, realizzati da un artista che torna bambino per meravigliarsi ancora, per non cascare dentro la "normalità" adulta. [...] "La vita infantile e il gioco, ovvero il primitivismo: questa è la tonalità di Aldo Mondino. (...) Allegoria e gioco, certamente, ma anche un gusto sicuro dell'immagine, un ammonimento a ricominciare da capo, a ritrovare gli sparsi frammenti della macchina visiva", scrive Maurizio Fagiolo Dell'Arco nel testo della prima mostra milanese dell'artista, allo Studio Marconi nel 1966." - Silvia Evangelisti, "Aldo Mondino. Impertinenze a Palazzo"

AA.VV.,"Aldo Mondino. Catalogo generale vol.1, General catalogue vol.1", Allemandi, 2017, p.559.

AA.VV., "Aldo Mondino. Impertinenze a Palazzo", Fondazione Palazzo Boncompagni, Pendragon Edizioni, Bologna, 2023, pp. 22-24