"La caratteristica del lavoro di Alessandro Roma è incentrata da uno sguardo su un esterno che si apre su uno sghembo diaframma di interni, dove la città diventa uno schermo proiettato in una stanza, dove le rette si aggrovigliano e la consequenzialità della percezione si disgrega. Lo sguardo sembra perdersi in una nebulosa di movimenti sconnessi. Attraverso la dinamica della pittura e del collage si ha la possibilità di intrappolare questo sguardo." - Giancarlo Politi, "Dizionario della giovane arte milanese" "Si è visto ampiamente come collage e assemblaggio siano pratiche ritornate oggi prepotentemente alla ribalta dell'arte [...]. Eppure si capisce che qualcosa è cambiato nel modo di realizzare i collage se si mettono a confornto i collage attuali con quelli degli esordi di questa tecnica come Clement Greenberg definiva "La rivoluzione della carta incollata". [...] Oggi lo shock è passato, anche se forse ha lasciato dietro a sé una scia di nostalgia": - Barry Schwabsky, "Alessandro Roma. Il sole mi costrinse ad abbandonare il giardino"

POLITI, Giancarlo, "Dizionario della giovane arte milanese", in "Flash Art" (Italian edition), n. 263, April-May 2007, p. 78

SCHWABSKY, Barry, "Alessandro Roma. Il sole mi costrinse ad abbandonare il giardino", Brand New Gallery, 2012, p.6.