"Esordisce nei primi anni Sessanta con disegni e dipinti tra informale e Pop Art per approdare nel ’68, dopo alcuni anni di soggiorno a Parigi, a una ricerca tra arte povera e concettuale. Il tema centrale della ricerca di Costa – una riflessione sulla vita e la morte e quindi sul tempo e sullo spazio come ineliminabili categorie della vicenda umana – è già presente nei lavori sui materiali del ‘70-‘71 e in particolare nelle colle e nelle tele acide. [...] Negli anni Ottanta inizia la cosiddetta fase alchemica (consacrata ufficialmente con l’invito alla Biennale di Venezia nel 1986) caratterizzata da una figurazione visionaria e surreale e da un ritorno alla pittura e al colore. Subito dopo Costa ritorna a forme essenziali e intense, antropomorfe nelle grandi macchine alchemiche." - La Giarina, "Claudio Costa"

NARDI, Martina, "Claudio Costa e l'archivio dell'uomo", Arte January 2024, p. 22.

Sitography: CERESOLI, Jacqueline, "Claudio Costa, Evoluzione-Involuzione – C+N Canepaneri", www.exibart.com, 21/09/2022
www.exibart.com/arte-contemporanea/claudio-costa-evoluzione-involuzione-canepaneri/

GARATTI, Barbara, "Claudio Costa e l’amore per i processi arcaici-originari", www.ilgiornaledellarte.com, 2/08/2022
www.ilgiornaledellarte.com/articoli/claudio-costa-e-l-amore-per-i-processi-arcaici-originari/139728.html

GIAUME, Giulia, "Tutta la forza della materia nella mostra di Claudio Costa a Milano", www.artribune.com, 22/09/2022
www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2022/09/mostra-claudio-costa-milano-galleria-cn-canepaneri/

LA GIARINA, "Claudio Costa", www.lagiarina.it
www.lagiarina.it/claudio-costa/