"P.G. [...] Il bronzo è uno dei materiali che prediligo. Lo trovo ambiguo perché si può colorare lucidare e patinare. È un materiale caldo. Inoltre l'esecuzione iniziale che avviene prima in creta, mi dà la possibilità di agire subito, di scavare, di affondare le mani, così quelle parti prima molli in creta si trasformano per sempre nel duro bronzo. [...] F.G. Come si determina il colloquio con la tua scultura? Come pensi un'opera, nasce prima il nome, il titolo, il senso e poi la scultura o viceversa? P.G. I miei lavori non nascono sempre allo stesso modo, a volte i temi mitici mi suggeriscono l'idea per nuove sculture, altre volte i gesti quotidiani o le sculture di altri artisti. Da tempo ero stimolata da un bozzetto in terracotta del Canova dal titolo "Amore e Psiche" che si trova nella gipsoteca di Possagno. Questo abbraccio di amore e morte l'ho espresso con una recente scultura dal titolo "Paolo e Francesca" - Francesco Gallo, "Patrizia Guerresi" in "Lotta Poetica"

AA.VV., "Lotta poetica" series 3, year I number 2 november, Eugenio Miccini Editore, 1987, p.131 - 133