"Nella sua arte sono rimasti soltanto i simboli essenziali del mondo contadino, che poi sono i simboli stessi della vita: i semi, le radici, le piante, l'acqua. il sole, il seno della donna e la terra. In ogni suo quadro (come nelle sue sculture su legno, fatte su vecchie tavole) questi simboli si ritrovano smepre insieme al segno dell'innesto: due piante che si incontrano come in un atto sessuale che è prima di tutto un atto d'amore e di vita" - Sergio Civinini in AA.VV., "Francesco Narduzzi. Il seme della vita", Museo Civico di Viterbo, 1984.

AA.VV., "Francesco Narduzzi. Il seme della vita", Museo Civico di Viterbo, 1984.

AA.VV., "Tarquinia. Proposta alla quadriennale istituzioni e ricerca", Editrice del carretto, Roma, 1979, pp. 7-8.