Signed and numbered artwork. "Non si potrebbe comprendere la pittura di Vedova - dai grandi cicli che in varie tecniche ha dedicato alla Spagna fino a queste opere grafiche - senza tener presente che il segno che l'ha animata non è stato mai calligrafia, ma che è sempre stato nero e furibondo, per desiderio di visulaizzazione concreta di uno stato d'animo e, ancora di più, per scelta cosciente di un'ideologia che, come tale, si è riversata nel linguaggio, che di continuo lo ha sommosso, aperto a disperazioni sincere e inusitate. [...] Esiste dunque una continuità e la si riscontra nella ripartizione, nella organizzazione degli spazi, aperti e chiusi secondo drammatiche localizzazioni e sollecitazioni di memorie. La si riscontra nella struttura stessa di tutto il campo grafico, nell'alternarsi di pieni e di vuoti nel tendersi delle linee-forza, nell'accendersi e concretarsi delle situazioni che, dalla coscienza affocata dell'artista, si riversano in quella dello spettatore, che viene coinvolto, che non può restare indifferente." - Nello Ponente, "Emilio Vedova"

PONENTE, Nello, "Emilio Vedova", Go edizioni, 1976.