"All'età di 18 anni cominciai a interessarmi seriamente alla grafologia: ad attirare la mia attenzione erano i segni tracciati dalla mano, che rivelavano un'altra dimensione rispetto al messaggio testuale. Partendo da un piccolo frammento di scrittura a mano si può infatti riscostruire la psiche nella sua assai complessa interezza, il tipo di energia, lo stato attuale della salute, le possibilità di sviluppo della data persona. [...] Questa sensibilità nei confronti del gesto mi condusse 10 anni più tardi al tentativo di esprimere la musica in un tracciato musicale a colori. Come mi identificavo con la scrittura nell'analisi grafologica, così, ascoltando la musica in una completa fusione con essa, eseguivo dei getsi che nello stesso tempo lasciavano un tracciato grafico. Prendevo nota anche del colore, perché dipendeva in primo luogo dal tipo di strumenti. I miei tracciati musicali sono il segno tangibile dell'aver recepito e vissuto le opere di musica nel tempo, come sempre accade, tuttavia per me essi rimangono un'immagine ormai indipendente dal tempo." - Janina Kraupe-Świderska, Comunicato Stampa, "Mostra grafica di Janina Kraupe" , Consolato di Polonia, Milano, 1997

KRAUPE-SWIDERSKA, Janina, Comunicato Stampa, "Mostra grafica di Janina Kraupe" , Consolato di Polonia, Milano, 1997