Impronte Sonore

La campana del silenzio

2000

© Eric Andersen  

“Io suonerò questa campana quando voglio il silenzio/ Quando questa campana è silenziosa, tu puoi essere rumoroso": queste le frasi incise rispettivamente sul fronte e sul retro della Campana del Silenzio, opera in bronzo e legno realizzata da Eric Andersen nel 2000. L’idea di una campana che possa essere suonata da chiunque e che sia strettamente legata agli stati d’animo di chi la utilizza, non è nuova nella produzione artistica di Andersen: esempio fra tutti è La Campana degli Umori, in cui ad ognuna delle nove sezioni di colore di cui era composta corrispondeva una specifica emozione.
In quest’opera si manifesta la volontà (tipica del gruppo Fluxus, di cui Andersen ne è uno dei maggiori esponenti) di democratizzare l’oggetto d’arte tramite esperienze performative accessibili alla collettività. Il suono della campana ha da sempre rappresentato un sentire comunitario, assumendo un valore sia pragmatico, nel suo costituire una netta scansione del ritmo degli impegni giornalieri, sia apotropaico nell’allontanare la negatività. Offrendo la possibilità di suonare uno strumento tanto riconosciuto simbolicamente quanto lontano da una pratica quotidiana, Andersen restituisce la funzione salvifica della musica ad una dimensione spirituale che diventa individuale, intima e libera nella sua esecuzione.

Courtesy: Tiberio Cattelani

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