Impronte Sonore
5' per indurre un assenza
2015
© Pamela Diamante
L'opera realizzata nel 2015 da Pamela Diamante parte dalla domanda: Dove va l’IO quando il corpo diviene un luogo inospitale?
Il corpo qui è inteso come allegoria, spazio fisico privo di coscienza, un non-luogo in cui si attua una simultanea spersonalizzazione dell’Io. Il video simboleggia il bisogno di frammentazione della realtà. L'azione del respirare viene usata come pratica estetica, come puro gesto effimero fine a sé stesso. L’artista, respirando in iperpnea prova ad indursi un’assenza epilettica, una forma di epilessia generalizzata e caratterizzata da episodi di breve sospensione dello stato di coscienza in cui si verifica l’interruzione di qualsiasi attività cognitiva e motoria. L’azione, tuttavia, si rivelerà un fallimentare intento di varcare nuovi confini emotivo-sensoriali, ancora scientificamente inspiegabili, costringendo l’artista a rimanere intrappolata all’interno della propria realtà percettiva.
Il respiro caratterizza ognuno di noi, come se fosse una vera e propria impronta sonora che ci differenza ma ci accomuna, tutti respiriamo da quando siamo nati e non smettiamo fino alla morte, diventa un gesto quasi effimero ma in realtà è molto più importante visto che ci tiene in vita.
Trailer: https://pameladiamante.it/portfolio/5-per-indurre-unassenza/
Courtesy : Marco Paletta
- Titolo5' per indurre un assenza
- Autore Pamela Diamante
- Anno 2015
- Classificazione Video art
- Durata 00:05:04
- Edizione n.1 di 3 + 1 ap
- Materiale video
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